Domanda e Risposta Pubblicata il 05/02/2025

Tempo di lettura: 2 minuti

Assegno di maternità: cos'è, qual è l'importo 2025?

di Redazione Fisco e Tasse

Importo e soglia ISEE rivalutati per il 2025 dell'assegno di maternità di base concesso dai Comuni. Come funziona. Come fare domanda. Casi particolari.



L'assegno di maternità di base, anche detto "assegno di maternità dei Comuni", è  un contributo mensile concesso  per 5 mesi alle madri che  non hanno accesso ad altre indennità di maternità  e cn ISEE inferiore ad una certa soglia,  pagato dall'INPS (art. 66  legge 448 1998 - articolo 74 del d.lgs. n. 151/2001).

Va richiesto presso il Comune di residenza della madre. Il regolamento può variare da Comune a Comune. L'importo è uguale in tutti i Comuni.  Viene adeguato all'inflazione di anno in anno, cosi come il reddito massimo entro il quale si ha diritto a riceverlo . 

La presidenza del Consiglio dei ministri in data 4  febbraio 202 ha comunicato i valori rivalutati per il 2025  all'indice ISTAT 2024 pari allo 0,8%. 

Per il 2025 l'importo è pari a 407,40 euro e la soglia di ISEE massimo per accedere è pari a 20.382,90 euro.

Vediamo di seguito in dettaglio anche le caratteristiche generali  dell'Assegno di maternità del Comune e le modalità per richiederlo .

Assegno di maternità dei Comuni come richiederlo

La domanda va presentata  entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall'effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o in affido , al Comune di residenza, che verifica  la sussistenza dei requisiti di legge (articoli 17 e segg. DPCM  21 dicembre 2000).

Nei seguenti casi particolari l’assegno può essere richiesto da persone diverse dalla madre ossia:

Assegno di maternità: chi ha diritto?

L'assegno spetta  per ogni figlio nato o adottato sotto i 6 anni di età alle madri disoccupate o che pur lavorando non hanno diritto ad altre indennità di  maternità (ad es. se hanno   meno di 3 mesi di contributi versati in un anno) nei casi di:

sia a  cittadine italiane che straniere residenti in Italia (possono  variare da Comune a Comune le specifiche sulla tipologia di permesso di soggiorno) 

Nel caso di donne che hanno una indennità inferiore al minimo previsto  viene assicurato un importo integrativo.

La madre richiedente deve essere residente nel territorio dello Stato italiano al momento della nascita del figlio o al momento dell’ingresso  in  famiglia del minore in adozione o in affidamento preadottivo.

Assegno di maternità del Comune: quali documenti servono

Posto che è consigliabile rivolgersi direttamente al proprio comune di residenza , si può affermare che generalmente alla domanda vanno allegati:

Le cittadine non comunitarie devono presentare agli uffici del Comune la carta di soggiorno o il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo.

ATTENZIONE : le questure  rilasciano della carta di soggiorno entro 90 giorni dalla richiesta; pertanto, le madri extracomunitarie che intendano richiedere l’assegno di maternità devono attivarsi tempestivamente  per non superare il termine di sei mesi. inoltre  le cittadine extracomunitarie, coniugata con un cittadino italiano, possono  richiedere il rilascio della carta di soggiorno immediatamente .

Assegno di maternità 2025 a quanto ammonta

L' importo  dell'assegno di maternità per il 2024  era pari a  euro 404,17  mensili. Per avere diritto,   per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento, avvenuti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, il  valore massimo dell'ISEE familiare   era  pari a euro 20.221,13.

Come anticipato per il 2025 l'importo  sale lievemente:

Assegno di maternità: Le fonti normative

L’assegno è stato istituito dall’art.66 della legge n.448/98 con effetto dal 01.01.1999 ed è oggi disciplinato dal D.P.C.M. 21 dicembre 2000 n.452 e dall’art.74 del D.Lgs.151/2001 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità).

Fonte: Fisco e Tasse


TAG: ISEE 2025 La rubrica del lavoro Assegni familiari e ammortizzatori sociali Maternità, famiglia, conciliazione vita-lavoro