Domanda e Risposta Pubblicata il 28/03/2025

Qual è il termine massimo per le notifiche INPS sulle omissioni contributive?

di Redazione Fisco e Tasse

Il termine massimo per le notifiche dell'INPS riguardanti omissioni contributive depenalizzate a seguito del D.LGS 81 2016, è di 90 giorni. La decorrenza



Secondo la sentenza della Cassazione n. 7641/2025, il termine massimo per le notifiche dell'INPS riguardanti omissioni contributive  depenalizzate a seguito del D.LGS 81 2016, è di 90 giorni. Questo termine decorre:

Questo termine è considerato un termine di decadenza per l'esercizio della potestà sanzionatoria da parte dell'INPS.

Depenalizzazione omessi contributi

La sentenza ricorda che il Decreto Legislativo 8/2016 ha introdotto diverse disposizioni riguardanti la depenalizzazione di alcuni illeciti e la loro trasformazione in illeciti amministrativi. Ecco i punti principali , come riassunti nella sentenza:


Decadenza diritti per situazioni giuridiche pendenti

La sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione n. 15352/2015, citata nella sentenza in esame, ha specificato alcuni principi generali riguardanti l'introduzione di un termine di decadenza per l'esercizio di un diritto in relazione a situazioni giuridiche pendenti. 

  1.     Non retroattività del termine di decadenza: La previsione di un termine di decadenza da parte del legislatore non può avere effetto retroattivo. Ciò significa che non può essere imposto un termine di decadenza per un diritto senza che questo termine fosse già previsto al momento della sua nascita.
  2.     Applicazione del nuovo termine: Se una legge sopravvenuta introduce un termine di decadenza più breve rispetto a quello previsto dalle leggi precedenti, il nuovo termine si applica anche ai diritti sorti anteriormente e alle prescrizioni e usucapioni in corso. Tuttavia, il nuovo termine decorre dalla data di entrata in vigore della nuova legge.
  3.     Bilanciamento degli interessi: Questo principio mira a bilanciare le esigenze di garantire le finalità perseguite dal legislatore con l'introduzione del termine decadenziale e la tutela dell'interesse della parte pubblica a non essere penalizzata per un'inerzia non imputabile.

Questi principi sono stati applicati quindi  nella sentenza n. 7641/2025 per risolvere la questione relativa al termine di decadenza per la notifica delle violazioni da parte dell'INPS, in assenza di trasmissione degli atti da parte dell'autorità giudiziaria.

Fonte: Corte di Cassazione


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