Domanda e Risposta Pubblicata il 27/01/2025

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Lavoro autonomo occasionale: quali sono i requisiti?

di Redazione Fisco e Tasse

Il lavoro autonomo occasionale non può essere una attività abituale né professionale né coordinata dal datore di lavoro. Vediamo requisiti e trattamento fiscale e previdenziale



L'esercizio dell'attività per essere occasionale deve essere priva dei requisiti dell'abitualità e della professionalità, cioè deve essere   assolutamente saltuaria ed episodica.

L'attività è occasionale inoltre se, diversamente dal lavoro dipendente o parasubordinato (rapporto di collaborazione coordinata e continuativa) viene svolta in totale  autonomia,  e con  modalità di esecuzione  non  organizzate dal committente, anche con riferimento ai tempi e ai luoghi di lavoro. 

 Dal punto di vista civilistico il lavoro autonomo occasionale, (o "contratto d’opera" ) è previsto dal codice civile all’articolo 2222, e si realizza quando "una persona si obbliga a compiere nei confronti del committente, a fronte di un compenso, un'opera o un servizio,  con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione".

Questo tipo di prestazione di lavoro puo essere svolta da chiunque  senza limiti di reddito.  

Fanno eccezione i professionisti iscritti ad albi o ordini professionali, i quali non possono rendere prestazioni occasionali ma sono  tenuti ad aprire partita IVA, anche per svolgere una prestazione occasionale singola.  Questo orientamento dell'Agenzia delle Entrate la Cassazione ha un orientamento contrario . Vedi dettagli in Possibile il lavoro occasionale per gli iscritti a Ordini professionali?

Si ricorda anche che il decreto fisco-lavoro  n. 146 2021 ha introdotto l' obbligo  di comunicazione preventiva dell'utilizzo di lavoro autonomo occasionale.

Sul tema  l'ispettorato del lavoro ha pubblicato  la nota n. 29-2022, con le indicazioni operative  e FAQ con   la nota n. 109 del 27 gennaio 2022 e la nota del 393 del 1 marzo 2022 .

Dal 28 marzo 2022 è  disponibile  l'applicazione online sul sito istituzionale www.Servizi Lavoro.gov.it. 

Per approfondire scarica l'ebook : Lavoro autonomo occasionale ediz. 2024

Lavoro occasionale aspetti fiscali e previdenziali

Se la prestazione viene svolta per un committente con partita IVA il corrispettivo è soggetto ad una ritenuta d'acconto del 20% ;  tra privati la ricevuta sarà senza ritenuta ma il prestatore dovrà inserire l'intero importo in dichiarazione dei redditi se supera la soglia di non imponibilità.

Al di sopra di una certa soglia di reddito (5mila euro lordi)  il collaboratore occasionale è tenuto al pagamento dei contributi previdenziali alla Gestione separata collaboratori INPS, calcolati sul compenso ricevuto con l'aliquota di riferimento  fissata ogni anno dall'INPS.

Dal 2003 al 2017  alcune prestazioni di lavoro occasionale  effettuate da specifiche categorie di lavoratori   sono state definite lavoro accessorio e potevano essere retribuite, se entro una soglia massima annuale, con i voucher INPS cartacei  di importo fisso per ogni ora di prestazione,  che permettevano il contestuale versamento dei contributi previdenziali e INAIL

La procedura è stata sostituita da giugno 2017 con un nuovo sistema  telematico   definito 

sempre gestiti dall'INPS  come intermediario tra datore di lavoro e prestatore d'opera, e sempre con precisi limiti  economici  di utilizzo  e di tipologia di prestazione.

La disciplina è stata modificata dalla legge di bilancio 2023 (Legge 197 2022) 

Vedi i dettagli  in Prestazioni occasionali  istruzioni 2024 

Tabella Riepilogo Lavoro Occasionale vs Prestazioni occasionali

La differenza tra le due tipologie di lavoro, speso confuse tra loro è sintetizzata nella tabella seuente 

CaratteristicaLavoro Autonomo OccasionalePrestazioni Occasionali
DefinizioneAttività senza vincolo di subordinazione, con carattere episodico.Riconducibili al lavoro subordinato, regolate tramite voucher.
Limiti economiciNessun limite, ma contributi obbligatori sopra 5.000 € annui.5.000 € per prestatore, 10.000 € complessivi per utilizzatore, 2.500 € per prestatore verso lo stesso utilizzatore.
ContributiA carico del committente (2/3) e prestatore (1/3) sopra 5.000 €.A carico dell’utilizzatore: 33% Inps, 3,5% Inail.
Compenso minimoNon previsto.9 €/ora.
SanzioniNessuna specifica.Fino a 2.500 € o trasformazione in rapporto a tempo indeterminato.
DivietiNon raccomandato per attività poco professionali.Non consentito in agricoltura, edilizia, appalti e aziende con oltre 10 dipendenti.

Fonte: Fisco e Tasse


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