Attualità Pubblicato il 10/02/2025

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Dilazione debiti contributivi a 60 rate in stand by

di Redazione Fisco e Tasse

Collegato lavoro: dilazionamento dei debiti contributivi fino a 60 rate. L'INPS chiarisce alle sedi che non è ancora possibile Si attendono i decreti attuativi per marzo 2025



L'INPS, con Messaggio n. 471 del 6 febbraio 2025, indirizzato alle sedi territoriali è intervenuto  per chiarimenti in merito alla norma relativa al dilazionamento dei debiti contributivi  introdotta dal c.d. Collegato Lavoro (art. 23 della Legge n. 203/2024).

La  nuova norma  prevede la possibilità per INPS ed INAIL di rateizzare tali debiti  relativi a contributi  previdenziali e assistenziali e ai premi assicurativi, fino ad un massimo di 60 rate mensili a partire dal 1° gennaio 2025 ma di fatto non è ancora operativa. 

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Rateazione contributi e premi in 60 rate in attesa di decreto attuativo

La disposizione del Collegato lavoro  prevede che tale facoltà sarà esercitata nei casi previsti da appositi decreti attuativi, e secondo requisiti e modalità disciplinati da specifici atti dei Consigli di amministrazione di ciascun Istituto, e che tali provvedimenti  devono essere emanati entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della norma (12 gennaio 2025).  

Con il Messaggio citato l'INPS comunica che allo stato attuale non è ancora possibile accordare rateazioni per un numero di rate superiori a 24, in quanto non sono ancora stati emanati né i decreti attuativi, né gli atti dei consigli di amministrazione che rendono operativa la disposizione del Collegato Lavoro.

La scadenza è prevista indicativamente  per la metà di Marzo 2025 

Di conseguenza, finché gli appositi atti non verranno adottati, le richieste dei contribuenti tese ad ottenere un numero di rate superiore a 24 non potranno essere accolte, e continueranno ad essere definite nel rispetto del vigente Regolamento di disciplina delle rateazioni dei debiti contributivi in fase amministrativa.



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