Attualità Pubblicato il 18/02/2025

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Esame avvocati 2025 e Cassazionisti: ancora una proroga

di Redazione Fisco e Tasse

Emendamenti nella conversione del Milleproroghe: riconferma della procedura semplificata per l'esame di abilitazione alla professione legale e proroga anche per i Cassazionisti



È stato approvato  in questi giorni nel corso della discussione per la conversione in legge del Decreto Milleproroghe,  un emendamento che  proroga nuovamente l'entrata in vigore della la riforma dell'esame di abilitazione alla professione forense.

L'emendamento, sostenuto sia dalla maggioranza che dall'opposizione, blocca  ancora la norma, che di fatto non è mai stata sperimentata, in attesa di una riforma complessiva della professione forense su cui il Consiglio Nazionale Forense sta già lavorando.

Di fatto si riconferma la semplificazione degli esami di abilitazione per gli avvocati anche nel 2025. 

Da segnalare inoltre  che la commissione ha approvato anche l'emendamento "Cassazionisti", che proroga di un ulteriore anno il regime transitorio per l'iscrizione nell'Albo speciale per il patrocinio avanti alle giurisdizioni superiori.

Questo consente di ottenere il titolo di "Cassazionista" a coloro che matureranno il requisito dei 12 anni di iscrizione entro il 2 febbraio 2026. 

L'Aiga, l'associazione dei giovani avvocati, ha espresso soddisfazione per entrambe le misure.

 La scorsa settimana, l'Aiga ha presentato le proprie proposte di modifica delle norme sul patrocinio gratuito, suggerendo il superamento del "federalismo giudiziario" sui requisiti per l'ammissione e la liquidazione, la digitalizzazione della procedura di liquidazione, la previsione di termini perentori per il decreto di pagamento e un compenso equo mai inferiore ai parametri minimi.

In attesa della conferma definitiva della novità, che arriverà con l'approvazione e pubblicazione della legge di conversione,  ricordiamo di seguito  le modalità previste per l'esame avvocati 2025.

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Esame avvocato 2025: le prove del regime speciale

PROVA SCRITTA 

 la prova scritta   si svolge  sui temi formulati dal Ministero della giustizia e ha ad oggetto la redazione di un atto giudiziario che postuli conoscenze di diritto sostanziale e di diritto processuale. Il candidato potrà scegliere un quesito proposto in una materia tra:

Sarà valutata da una sottocommissione composta  da tre membri, ciascuno dei quali dispone di dieci punti di merito. 

La prova si supera con un punteggio di almeno 18 punti .

PROVA ORALE 

Si articola in 3 fasi:

 dimostrazione di conoscenza dell'ordinamento forense e dei  diritti e doveri dell'avvocato (lettera c)

La seconda prova è superata ottenendo un punteggio complessivo di 105 punti, riportando nella discussione della questione pratico-applicativa e in ciascuna delle altre materie un punteggio, dato dalla somma dei voti dei singoli commissari, non inferiore a 18 punti .


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