Oggi, per un'impresa, guardare all'ambiente, al sociale e a una buona governance (i cosiddetti fattori ESG) non è più un'opzione, ma una necessità.
In questo panorama, le imprese familiari italiane sembrano avere una marcia in più.
Grazie alla loro pazienza strategica, a una visione che abbraccia generazioni, al profondo legame con il territorio e a una naturale attenzione alle persone, mostrano spesso un'inclinazione quasi innata verso la sostenibilità.
Proprio per capire meglio questo legame, il Family Business Lab (FABULA) dell'Università LIUC, insieme a Banca Sella e con il supporto di AIDAF, ha condotto la ricerca "ESG e imprese familiari".
L'obiettivo? Scavare a fondo per scoprire cosa spinge queste aziende verso l'ESG (i driver) e quali frutti raccolgono da questo impegno (gli outcome).
Per farlo, i ricercatori hanno adottato un approccio qualitativo, immergendosi nelle realtà di sei eccellenze italiane, veri "campioni" non solo del Made in Italy ma anche della sostenibilità: Brembo, Davines Group, Ferragamo, Ferrari-Lunelli, Illycaffè e Ponti.
Attraverso un'analisi approfondita è emerso un quadro ricco di spunti.
Da dove nasce l'impegno ESG? Le radici familiari e le spinte del business
Per rispondere a questa e altre domande leggi l'approfondimento di Diego Zonta La sostenibilità come leva strategica per le imprese di famiglia, anche nell’ottica del passaggio generazionale su Blast.it
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