Sulla base di alcune simulazioni dei dati forniti dalle Casse di previdenza di Avvocati e Dottori Commercialisti emerge come anche nella previdenza professionale si stia delineando un quadro alquanto preoccupante per il futuro, analogo a quello ormai evidente nella previdenza pubblica. L’aumento degli importi pensionistici è solo in valore assoluto mentre la prestazione rappresenta una aliquota esigua rispetto al reddito medio lavorativo. Aumenta il divario tra giovani e anziani a parità di reddito e contributi versati: per i primi la pensione spettante, una volta raggiunta l’età pensionabile, potrebbe essere circa la metà di quella garantita ai secondi.
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