Non è previsto un modello standard per la certificazione delle ritenute operate, ma può essere utilizzata una forma libera.
E’ necessario, tuttavia, che la certificazione contenga:
• i dati del sostituto d’imposta che sottoscrive la certificazione;
• i dati del soggetto percipiente (es: lavoratore autonomo) che ha subito la ritenuta;
• la causale della corresponsione delle somme (es.: prestazioni di consulenza);
• l’ammontare delle somme corrisposte, con separata indicazione delle somme a cui non si applica la ritenuta d’acconto;
• l’ammontare delle ritenute operate;
• l’ammontare dei contributi previdenziali eventualmente trattenuti (es: Gestione Separata Inps, Enasarco);
• la data di erogazione del compenso, per consentire al Fisco di accertare la tempestività del versamento della ritenuta.
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