mikecharlie
Utente
Buongiorno, volevo dei chiarimenti per quanto riguarda il pagamento dell’IMU e la dichiarazione ISEE, relativi a due appartamenti ricevuti in eredità da mio padre.
Alla data del decesso mio padre (in comunione legale di beni con mia madre) lascia in eredità due appartamenti, quello dove abitava con mia madre (e dove tutt’ora lei ancora abita - diciamo appartamento A) ed un secondo abitato di fatto da una delle mie due sorelle (diciamo appartamento B).
Non avendo fatto testamento presentiamo la dichiarazione di successione ed i due appartamenti vengono entrambi così suddivisi: a mia madre la piena proprietà di 6/9 di ogni appartamento, mentre ai tre figli la piena proprietà di 1/9 ciascuno di ogni appartamento, nessuna menzione nella dichiarazione di successione del diritto di abitazione ex art. 504 c.c. a favore di mia madre dell’appartamento A.
In merito al pagamento dell’IMU:
Alla data del decesso mio padre (in comunione legale di beni con mia madre) lascia in eredità due appartamenti, quello dove abitava con mia madre (e dove tutt’ora lei ancora abita - diciamo appartamento A) ed un secondo abitato di fatto da una delle mie due sorelle (diciamo appartamento B).
Non avendo fatto testamento presentiamo la dichiarazione di successione ed i due appartamenti vengono entrambi così suddivisi: a mia madre la piena proprietà di 6/9 di ogni appartamento, mentre ai tre figli la piena proprietà di 1/9 ciascuno di ogni appartamento, nessuna menzione nella dichiarazione di successione del diritto di abitazione ex art. 504 c.c. a favore di mia madre dell’appartamento A.
In merito al pagamento dell’IMU:
- per l’appartamento A, essendo abitazione principale di mia madre nessuno paga l’IMU;
- per l’appartamento B, la sorella che ci abita non paga l’IMU (in quanto sua abitazione principale), mentre mia madre, io e l’altra sorella paghiamo l’IMU per la rispettiva quota di proprietà.
- per l’appartamento A, avendo mia madre il diritto di abitazione ex lege (anche se nulla risulta alla visura dell’Agenzia del Territorio), lo indica nella propria dichiarazione come se fosse usufruttuaria al 100% (quindi come casa di abitazione sottoposta a franchigia), di conseguenza i figli non censiranno il bene nella propria dichiarazione;
- per l’appartamento B, non avendo formalizzato alcun atto di uso (anche a titolo gratuito) a favore della sorella che ci abita, quest’ultima lo indica nella propria dichiarazione come casa di abitazione per la quota di 1/9 (sottoposta a franchigia) mentre gli altri eredi (io, l’altra sorella e mia madre) dovremmo indicarlo per la rispettiva quota di proprietà.