Buonasera,
riepigolo brevemente la situazione, sperando di essere chiaro.
Tizio e Caio, entrambe persone fisiche, stipulano un contratto di finanziamento tra privati ad un tasso annuo di X%, prevedendo il ripagamento in rate mensili per un periodo di tempo predefinito. Il contratto stabilisce inoltre un tasso di mora di Y% e stabilisce che, se durante tutta la durata del finanziamento ci saranno più di 4 rate pagate in ritardo, anche non consecutive, il creditore potrà richiedere la decadenza dal beneficio del termine di cui all'art. 1186 cc.
Nel caso ciò avvenga vorrei capire:
1) Quale tasso di interesse si applica dopo la perdita del beneficio del termine? Il tasso "standard" X, il tasso di mora Y, il tasso legale o cessa di produrre interessi?
2) Qualora nonostante la perdita del beneficio del termine il debitore non ripaghi quanto dovuto e si arrivi ad un decreto ingiuntivo, gli interessi continuerebbero a maturare e a che tasso? Ci può essere discrezionalità del giudice?
3) Se successivamente al decreto ingiuntivo, il debito resti impagato e si procedesse ad un pignoramento verso terzi (es. verso datore di lavoro), e quindi mensilmente al creditore venisse riconosciuta una quota della retribuzione netta del debitore, sul capitale in mora continuerebbero a maturare interessi? A che tasso?
Mi scuso per la lunghezza del post e il numero di domande poste, e spero che qualcuno possa darmi qualche chiarimento.
Vi ringrazio e porgo cordiali saluti
riepigolo brevemente la situazione, sperando di essere chiaro.
Tizio e Caio, entrambe persone fisiche, stipulano un contratto di finanziamento tra privati ad un tasso annuo di X%, prevedendo il ripagamento in rate mensili per un periodo di tempo predefinito. Il contratto stabilisce inoltre un tasso di mora di Y% e stabilisce che, se durante tutta la durata del finanziamento ci saranno più di 4 rate pagate in ritardo, anche non consecutive, il creditore potrà richiedere la decadenza dal beneficio del termine di cui all'art. 1186 cc.
Nel caso ciò avvenga vorrei capire:
1) Quale tasso di interesse si applica dopo la perdita del beneficio del termine? Il tasso "standard" X, il tasso di mora Y, il tasso legale o cessa di produrre interessi?
2) Qualora nonostante la perdita del beneficio del termine il debitore non ripaghi quanto dovuto e si arrivi ad un decreto ingiuntivo, gli interessi continuerebbero a maturare e a che tasso? Ci può essere discrezionalità del giudice?
3) Se successivamente al decreto ingiuntivo, il debito resti impagato e si procedesse ad un pignoramento verso terzi (es. verso datore di lavoro), e quindi mensilmente al creditore venisse riconosciuta una quota della retribuzione netta del debitore, sul capitale in mora continuerebbero a maturare interessi? A che tasso?
Mi scuso per la lunghezza del post e il numero di domande poste, e spero che qualcuno possa darmi qualche chiarimento.
Vi ringrazio e porgo cordiali saluti