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Nell’ebook una guida completa alle norme in materia di successione che è necessario conoscere per la compilazione della dichiarazione, le agevolazioni di imposta per i soggetti tutelati dalla legittima, e un'ampia ricognizione delle regole relative al passaggio di proprietà degli immobili.
Aggiornato alla Circolare AdE n. 3 del 16.04.2025
eBook in pdf di 97 pagine.
Dichiarazione di successione più semplice e con meno documenti da allegare. Obbligatoria la presentazione on line. Per le successioni aperte dal 1° gennaio 2025 l'imposta dovuta verrà calcolata direttamente dal sistema, superando il precedente sistema che prevedeva la liquidazione da parte dell’ufficio. Dal 13 febbraio è disponibile il nuovo modello di dichiarazione e calcolo dell'imposta.
La trattazione è completata da numerose risposte a casi pratici, da un glossario dei termini tecnici più utilizzati e dalla normativa di riferimento.
Premessa
Le regole per gli eredi
1.1 Eredi e patrimonio
1.2 L’apertura della successione
1.3 I beni in successione
1.4 La successione legittima
1.5 I gradi di parentela
1.6 Le quote nella successione senza testamento
1.6.1 La successione dell'ex coniuge
1.6.2 Il diritto di abitazione del coniuge/partner superstite
1.6.3 Le tutele per le coppie di fatto in tema di abitazione
1.7 La successione per testamento
1.7.1 Eredi e legatari
1.8 Quota legittima e quota disponibile
La successione dei beni in comunione
2.1 Il regime patrimoniale tra coniugi e partner
2.2 La data del matrimonio
Imposta e franchigie
3.1 Le aliquote di imposta
3.2 La rinuncia all'eredità
3.3 Casi particolari
3.3.1 La rappresentazione
3.3.2 La trasmissione del diritto ad accettare
3.3.3 L'accrescimento
Immobili e diritti reali
4.1 I diritti reali sugli immobili
4.1.1 Usufrutto, uso e abitazione
4.2 I diritti reali sui terreni
4.3 Le servitù
4.4 Casi particolari
4.4.1 Gli immobili rurali
4.4.2 Gli immobili in costruzione
4.5 La base imponibile dei fabbricati
4.6 La base imponibile dei terreni
4.7 I calcoli in presenza di diritti reali di godimento
4.8 Le agevolazioni prima casa
La presentazione della dichiarazione
5.1 Modalità di presentazione
5.2 Termini ordinari e non
5.3 Presentazione in ritardo
5.4 Dichiarazione sostitutiva
La compilazione della dichiarazione
6.1 Il modello
6.1.1 Passività deducibili e familiari a carico
6.2 La dichiarazione precompilata
6.3 Come individuare gli immobili
Il pagamento dell'imposta di successione
7.1 Le nuove regole
7.2 Come si paga
7.3 La compilazione del modello F24
7.4 Le sanzioni per il pagamento in ritardo
7.5 Versamento di sanzioni in caso di ravvedimento operoso
7.6 Sanzioni per la dichiarazione infedele
Risposte a casi pratici
Glossario
Codice civile
Guida ai compensi in natura o fringe benefit per lavoratori dipendenti, la variegata casistica dei fringe benefit e le regole di tassazione che li governano.
Aggiornato alla Legge di Bilancio 2025
eBook in pdf di 36 pagine.
L’articolo 51, comma 1, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) approvato con Decreto del Presidente della Repubblica del 22 dicembre 1986 numero 917 il reddito di lavoro dipendente è costituito da “tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro”. Di conseguenza, due sono gli elementi che caratterizzano i redditi da lavoro dipendente:
Alla luce dei due criteri citati il reddito di lavoro dipendente non è formato solo dalle “somme” riconosciute in busta paga ma altresì dai “valori” percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro. Nel concetto di “valori” entrano a pieno titolo anche i compensi in natura o fringe benefit, rappresentati da tutti quei beni e servizi che il dipendente percepisce nel periodo d’imposta in funzione del rapporto di lavoro in essere.
Da notare che i fringe benefit:
Con riguardo a quest’ultimo aspetto i fringe benefit assumono anche la funzione di rappresentare vantaggi accessori rispetto al riconoscimento di aumenti retributivi, indennità speciali o superminimi.
L'eBook affronta la variegata casistica dei fringe benefit e le regole di tassazione che li governano, le quali si possono distinguere tra:
L'analisi, aggiornata con le novità della Manovra 2025:
Introduzione
1. Beni e servizi di modico valore
2. Vitto, mense e indennità sostitutive
3. Azioni offerte alla generalità dei dipendenti
3.1 Le condizioni
3.2 Franchigia
3.3 Il valore delle azioni
3.4 Singoli dipendenti
4. Servizi e somme di carattere sociale e collettivo
5. Altri beni e servizi
5.1 Personal computer
5.2 Telefono cellulare
6. Valutazione dei compensi in natura tassati
6.1 Valore normale
6.2 Valore convenzionale
7. Mezzi di trasporto aziendali
7.1 Le modifiche della Legge di bilancio 2020
7.2 Contratti stipulati sino al 30 giugno 2020
7.3 Contratti stipulati dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2024
7.4 Veicoli immatricolati prima del 1° luglio 2020
7.5 Valore al netto delle trattenute al dipendente
7.6 Percorrenza convenzionale annua
7.7 Le Tabelle ACI
8. Fabbricati
9. Prestiti agevolati
9.1 Applicazione della tassazione
9.2 Somme non tassate
10. Trasporto ferroviario
11. Le novità della Manovra 2024
11.1 Vivenza a carico
11.2 Come ottenere la soglia di detassazione a 2.000 euro?
12. Tabelle ACI per l’anno 2025
12.1 Cambia la soglia di detassazione
13. Le novità della Manovra 2025
13.1 Rimborso delle spese per la locazione e manutenzione di fabbricati
13.2 Veicoli concessi ad uso promiscuo con contratti stipulati dal 1° gennaio 2025
Società benefit: un “nuovo” modello di business e di sostenibilità ESG
eBook in pdf di 93 pagine.
Il presente lavoro si concentra sul “modello benefit” che, per le sue peculiari caratteristiche, rappresenta un driver importantissimo del cambiamento attualmente in corso orientato alla Sostenibilità: la Società Benefit, di seguito anche e semplicemente «SB», è ex se un altro modo di fare impresa, che si inserisce, dopo le molteplici crisi ed i tanti shock via via intervenuti (n.d.r. che hanno lacerato il “tessuto sociale”), in un rivoluzionario cambio di paradigma.
Infatti, si è preso atto della necessità di dare la possibilità di affermazione ad un modello centrato “sullo sviluppo umano”, quale Sviluppo Sostenibile, che postula l’impossibilità di uno sviluppo in assenza di un accrescimento delle persone e dei territori in cui le persone vivono e che abbandona il tradizionale, ma oramai vetusto, shareholder capitalism per dare spazio al c.d. stakeholderism capitalism, anche in relazione alla disciplina giuridica della società lucrativa nel nostro diritto societario. «(..) Un cambio di paradigma, quello evocato, che nella pratica si traduce in nuove e molteplici modalità di produrre valore da parte delle istituzioni che organizzano e gestiscono economie e società (..)» e quindi in un rinnovato tessuto imprenditoriale capace di generare principalmente competitività attraverso azioni di mutuo interesse.
Il nuovo “fare impresa”, infatti, deve necessariamente orientarsi verso la Sostenibilità, superando il tradizionale trade-off fra profitto ed impegno sociale e consolidando la tendenza ad incorporare le c.d. componenti di socialità ed il c.d. purpose, modificando così i DNA aziendali. In questa nuova stagione, quindi, il novello tessuto imprenditoriale diventa, simultaneamente, “generatore” di valore economico e sociale, tant’è che il successo di un’impresa non è più testimoniato soltanto dal suo bilancio e dalla soddisfazione ai suoi azionisti.
Il motivo che ha spinto l'autrice a scrivere il presente contributo, è quello di far conoscere le Società Benefit, attraverso un “viaggio” attraverso l’architettura normativa, ma senza tralasciare aspetti aziendalistici, così da offrire una prospettiva il più ampia possibile.
Introduzione
1. L’Impresa al tempo della Sostenibilità: Sviluppo Sostenibile, Sostenibilità, finalismo d’impresa ed interesse sociale
1.1 Lo Sviluppo Sostenibile e la Sostenibilità: significato e storia
1.2 Responsabilità Sociale d’Impresa, finalismo d’impresa e beni comuni: evoluzione e storia
1.3 Interesse sociale all’epoca della Sostenibilità: profili giuridici - I nuovi doveri degli amministratori ed il benessere della collettività
2. Le Società Benefit: dalle origini statunitensi fino al fenomeno italiano – La “spinta gentile”
2.1 Le origini storiche dell’istituto e della disciplina: dalle origini statunitensi a quelle europee ed italiane
2.2 La Società Benefit e la “spinta gentile”
3. Le Società Benefit: la disciplina italiana
3.1 Breve introduzione
3.2 La normativa
4. Le Società Benefit: il processo di creazione – Attività e adempimenti principali
4.1 La creazione di una Società Benefit o la trasformazione di una società in SB
5. Le Società Benefit: lo statuto
5.1 La denominazione
5.2 L’oggetto sociale
5.3 Le clausole
6. Alcune considerazioni in punto di beneficio comune e pluralità di scopo nelle SB
6.1 Definizione di SB
6.2 Definizione di beneficio comune
7. Le Società Benefit: considerazioni in punto di bilanciamento degli interessi
8. Le Società Benefit: profili di governance – Doveri e responsabilità degli amministratori
8.1 I doveri dell’organo gestorio e le responsabilità
8.2 La responsabilità dell’organo gestorio nei confronti degli stakeholders: ipotesi
9. Il Responsabile di Impatto
10. La disclosure nelle Società Benefit: la relazione annuale d’impatto
11. La valutazione d’impatto
12. Responsabilità delle SB – Il controllo esterno e le condotte rilevanti - L’AGCM: poteri e sanzioni
12.1 Le violazioni di cui al comma 384: approfondimento
12.2 L’AGCM: i poteri
12.3 L’AGCM: ulteriori spunti
12.4 Le sanzioni
12.5 Un caso: l’AGCM sanziona un’impresa alimentare per comunicazione ingannevole
13. Aspetti contabili e fiscali: brevi cenni
Bibliografia – Letteratura menzionata
Riferimenti normativi, regolamentari ed internazionali
Guida alle locazioni brevi aggiornata alla legge di Bilancio 2025
eBook in pdf di 51 pagine.
Operativo il CIN, Codice Identificativo Nazionale delle strutture turistiche che identifica tutti gli immobili destinati alla locazione breve. Multe salate e controlli fiscali per chi pubblicizza le locazioni brevi senza esporre il bollino, che da quest'anno dovrà anche essere riportato nella dichiarazione dei redditi. Per quanto riguarda le imposte a partire dal 1° gennaio del 2024 l’aliquota della cedolare secca al 21 per cento è riconosciuta per uno solo immobile, mentre passa al 26 per cento dal secondo in poi, con la possibilità di scegliere, anno per anno, su quale immobile applicare la tassazione più conveniente indicandolo nel 730.
Gli intermediari in qualità di sostituti d’imposta, invece, sono tenuti ad applicare la cedolare a titolo di acconto sempre con aliquota al 21 per cento, per cui in dichiarazione dovranno essere effettuati eventuali conguagli da parte di chi ha dato in locazione più di un appartamento.
Nell'ebook tutto quello che occorre sapere per offrire il proprio immobile sul mercato, dalla documentazione necessaria all'avvio dell'attività ai calcoli di convenienza per la cedolare, e le regole per la compilazione della dichiarazione dei redditi.
In appendice un fac-simile di contratto da utilizzare nel caso in cui non ci si avvalga di portali on line o altri intermediari con la formula delle locazioni brevi.
Premessa
1. Le regole di legge
1.1 Immobili e caratteristiche dei contratti
1.2 Cedolare solo per le persone fisiche senza partita IVA
1.3 Locatore anche non proprietario
1.4 Obblighi e responsabilità
1.5 Titolarità e gestione
1.6 I compiti del co-host
1.8 Gli obblighi di comunicazione alle Entrate
1.9 Giorni di locazione e guadagni
2. L'avvio dell'attività
2.1 La comunicazione per l'avvio dell'attività
2.2 Verifiche negli immobili da parte della polizia locale
2.3 Numero massimo di appartamenti fuori dall'attività imprenditoriale
3. Il CIN
3.1 La Banca Dati delle Strutture Ricettive
3.2 I nuovi obblighi in materia di sicurezza
3.4 Le sanzioni per chi non espone il bollino
3.5 Verifiche fiscali per chi è senza CIN
4. Rapporti con il condominio
4.1 Attività ricettive e locazioni brevi
4.2 No a divieti da parte dell'assemblea condominiale
4.3 Clausole esplicite altrimenti non applicabili
4.4 No alla maggiorazione delle spese
5. Comunicazione dati ospiti e tassa di soggiorno
5.1 La comunicazione dei dati degli ospiti alla Questura
5.2 Termini e sanzioni
5.3 Le comunicazioni a fini statistici
5.4 La tassa di soggiorno
5.5 Tassa di soggiorno e portali
6. Il contratto per la locazione breve
6.1 Regole di base
6.2 Contratti tramite portali di intermediazione
6.3 Contratti senza intermediazione
7. La cedolare secca
7.1 Cedolare solo per i soggetti IRPEF
7.2 Interessati anche i locatori non proprietari
7.3 Cedolare come opzione
7.4 Aliquote variabili in base al numero degli immobili
7.5 Ritenuta a titolo di acconto sempre con aliquota al 21 per cento
7.6 La base imponibile
7.7 I calcoli di convenienza
8. Compilazione dichiarazione e pagamento imposte
8.1 La dichiarazione del proprietario
8.2 I dati degli immobili locati
8.3 La scelta dell'aliquota della cedolare
8.4 Il CIN
8.5 La dichiarazione del comodatario
8.6 Termini e modalità di pagamento
Appendice normativa
Formulario
Breve guida per la pensione di reversibilità.
eBook in pdf di 32 pagine.
La pensione di reversibilità spetta ai superstiti del pensionato per invalidità, vecchiaia o anzianità, ma anche dell’assicurato che al momento del decesso risulti in possesso dei prescritti requisiti contributivi. Quando deriva da assicurato è definita “indiretta”. La pensione ai superstiti è pari ad una quota percentuale della pensione del dante causa.
Questa seconda edizione è stata aggiornata con i limiti di reddito in vigore nell’anno 2025 (Circolare Inps numero 23 del 28-01-2025); tutte le informazioni su come richiedere la pensione ai superstiti in caso di contestuale diritto a pensione sia nel Fpld, sia nelle gestioni dei lavoratori autonomi, come stabilito dai messaggi Inps n. 1256/2024 e 246/2025 e con la circolare n. 64/2024 dello stesso istituto previdenziale, anche la parte che riguarda la possibilità di riconoscere la pensione ai superstiti in favore di nipoti maggiorenni orfani riconosciuti inabili al lavoro e viventi a carico degli ascendenti (come stabilito dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 88/2022)
Premessa
1. Requisiti contributivi
2. Beneficiari
2.1 Coniuge
2.2 Separazione legale
2.3 Assegno di mantenimento
2.4 Insufficiente il mantenimento di fatto
2.5 Ripartizione
2.6 Concorso con i figli
2.7 Con sentenza provvisoria
2.8 Unioni civili
2.9 Convivenza more uxorio
2.10 Figli minori
2.11 Nati fuori dal matrimonio
2.12 Studenti
2.12.1 Primo e secondo ciclo di istruzione
2.12.2 Universitari
2.12.3 Universitario a tempo parziale
2.12.4 Laureati che accedono a tirocinio
2.12.5 Corsi di formazione artistica e musicale (conservatori)
2.12.6 Iscrizione a Istituti Tecnici Superiori (ITS)
2.12.7 Iscritti a singoli corsi 4
2.12.8 Impiego in lavori socialmente utili e svolgimento di borsa lavoro
2.13 Inabili
2.13.1 Due trattamenti
2.14 Nipoti
2.15 Genitori
2.16 Fratelli e sorelle
3. Vivenza a carico
4. Decorrenza
4.1 Riscatto successivo
5. Misura
6. Come fare domanda
7. Limiti di reddito
8. Revoca e sospensione
8.1 Figlio studente che interrompe temporaneamente gli studi
9. Doppia annualità
9.1 Sulla quota del coniuge superstite
10. Una tantum ai superstiti privi di reversibilità
10.1 Requisito reddituale
11. Ratei di pensione
11.1 In quali casi va fatta domanda
11.2 Tassazione separata
Cumulabilità delle pensioni e nuovi limiti reddituali.
eBook in pdf di 27 pagine.
Aggiornato alle sentenze di Cassazione nn. 4290 e 4291 del 19.02.2025
Il primo intervento legislativo in tema di cumulo pensione/lavoro avvenne con la L. n. 218/1952 che introdusse una trattenuta del 25% sulle pensioni (vecchiaia, invalidità, ai superstiti) in caso di lavoro dipendente, con deroghe per i trattamenti minimi (istituiti proprio con quella legge) e per i lavoratori subordinati dell’agricoltura.
Successivamente, con la L. n. 903/1965, venne introdotta la pensione di anzianità che fra le principali caratteristiche aveva la totale incumulabilità con la retribuzione. In materia si intervenne poi con il Dpr n. 488/1968 e soprattutto con la L. n. 153/1969, ancora oggi in parte vigente. Correttivi hanno poi portato la L. n. 485/1972 e la L. n. 160/1975. La legislazione degli ultimi anni in materia è stata frenetica (è iniziata con il D.lgs. n. 503/1992 che ha introdotto per la prima volta il divieto di cumulo con i redditi da lavoro autonomo), con una stratificazione di norme che hanno subito cambiamenti quasi ogni anno.
Questa seconda edizione è stata aggiornata con i nuovi limiti di reddito in vigore nell’anno 2025 (Circolare Inps numero 23 del 28-01-2025), con le novità introdotte dalla legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024) e con l’orientamento espresso dalla Cassazione con le sentenze nn. 4290 e 4291/2025 in merito all’applicazione dei limiti reddituali nella verifica del diritto alle prestazioni pensionistiche collegate al reddito.
Introduzione
1. Pensione di vecchiaia
1.1 Pensioni di vecchiaia contributive
2. Pensione anticipata (di anzianità)
2.1 Pensione anticipata precoci
2.2 Pensione “quota 100” (e successive modifiche) e pensione anticipata flessibile (“quota 103”)
3. Pensione di invalidità
3.1 Riduzioni per redditi di lavoro
3.2 Pensione di inabilità
4. Pensione ai superstiti
4.1 Correttivo
4.2 Redditi
4.3 Esclusi dal computo
4.4 Limite alla riduzione dell’importo
5. Le trattenute lavorative
6. Le sanzioni
7. L’integrazione al minimo
7.1 Redditi da considerare
7.2 Agricoltura
7.3 Estero
7.4 L’integrazione può spettare in misura parziale
7.5 Cristallizzazione
7.6 Pensionamento in corso d’anno
7.7 Vincolata al reddito del coniuge
7.8 Verifiche reddituali
8. Assegno sociale
8.1 Redditi rilevanti
8.2 Redditi esclusi
8.3 Vendita di immobile
8.4 Rinuncia all’assegno di mantenimento
8.5 Se deriva da invalidità civile
8.6 Regime tributario
9. APE sociale
9.1 Attività lavorativa
10. Aliquote IRPEF
10.1 No tax area
Guida alle criptovalute e dichiarazione dei redditi 2025, con esempi pratici di compilazione dei quadri RT ed RW e la raccolta della normativa di riferimento.
Aggiornato al D.Lgs. 10 marzo 2025, n. 23
eBook in pdf di 126 pagine - IV edizione
Autori: Gilberto Chiari, Alberto Ferrari, Maurizio Nadalutti
Prefazione: Dario Deotto
Un manuale tecnico-giuridico essenziale per professionisti fiscali, consulenti e operatori economici interessati al mondo delle cripto-attività. In questa quarta edizione 2025, completamente aggiornata alla normativa più recente, incluso il D.Lgs. 23/2025, viene analizzato il complesso universo delle criptovalute, dalla loro genesi fino agli adempimenti dichiarativi e agli obblighi fiscali.
L’opera si articola in tre sezioni:
Tra i temi trattati: monitoraggio fiscale, calcolo delle plusvalenze, compilazione del quadro RW, novità del modello 730, imposte dirette su NFT, regimi transitori e strumenti normativi per operatori e intermediari.
Un'opera indispensabile per chi vuole comprendere e affrontare con sicurezza l'inquadramento civilistico e fiscale delle cripto-attività.
Gilberto Chiari
Dottore commercialista e revisore contabile in Canossa (RE), riveste incarichi di revisore contabile in società ed enti pubblici, si occupa di consulenza fiscale e societaria, socio fondatore dello Studio Legale Tributario Deottolovecchio & Partners.
Dario Deotto
Commercialista, pubblicista, svolge la propria attività professionale quale partner fondatore dello Studio Legale Tributario Deottolovecchio & Partners.
Alberto Ferrari
Laureato in Ingegneria Informatica, blockchain Specialist e AWS Certified Solutions Architect, è cofondato re di Thesis SRL, azienda di Parma specializzata in consulenza direzionale e progettazione software.
Maurizio Nadalutti
Dottore commercialista e revisore contabile in Udine, si occupa principalmente di contenzioso tributario ed è partner dello Studio Legale Tributario Deottolovecchio & Partners.
Prefazione, di Dario Deotto
PARTE I – Introduzione ai concetti base delle criptovalute
a cura di Alberto Ferrari
Principi base
1.1 Introduzione
1.1.1 Le criptovalute
1.1.2 La storia
1.1.3 Obiettivi
1.2 Principi base
1.2.1 La blockchain
1.2.2 Le principali criptovalute
1.2.3 Wallet, transazioni, blocchi, mining, chiavi private e pubbliche
1.2.4 Principali concetti per l’aspetto fiscale
1.3 Oltre le criptovalute
1.3.1 Blockchain permissioned e permissionless
1.3.2 Smart contract e chaincode
1.3.3 I token
1.3.4 Non Fungible Token
1.3.5 Le ICO
1.3.6 DeFi: la finanza decentralizzata
PARTE II – Criptovalute: aspetti giuridici e fiscali
a cura di Gilberto Chiari e Maurizio Nadalutti
2. Criptovalute
2.1 La definizione di criptovaluta
2.1.1 Le definizioni di criptovaluta
2.1.2 La definizione di “cripto-attività” - Legge n.197 del 29 dicembre 2022
2.1.3 Adempimenti dei prestatori di servizi nell’ambito delle valute virtuali
2.2 Il Regolamento Europeo n. 1114/2023 MiCA e il Regolamento Europeo n. 1113/2023 TFR
2.2.1 Il Regolamento MiCA
2.2.2 Il Regolamento TFR
2.2.3 Il decreto legislativo 5 settembre 2024, n. 129
2.2.4 Il decreto legislativo 10 marzo 2025, n. 23
3. Aspetti civilistici e fiscali delle criptovalute
3.1 Società – Aspetti civilistici e fiscali
3.1.1 Rappresentazione in bilancio
3.1.2 Operazioni rilevanti ai fini IVA
3.2 Persone fisiche e criptovalute
3.2.1 Trattamento fiscale ante 2023
3.2.2 Calcolo plusvalenza secondo l’Agenzia delle Entrate
3.2.3 Trattamento fiscale dal 2023 in poi
3.2.4 Calcolo plusvalenza dal 1° gennaio 2023
3.2.5 Imposta sostitutiva e regimi di determinazione
3.2.6 Regime transitorio
3.2.7 Monitoraggio fiscale e novità legge n.197/2022
3.2.8 Esempi di compilazione quadro RT e RW
3.2.9 IVAFE e imposta di bollo
3.2.10 Rideterminazione valori cripto-attività al 1° gennaio 2025
3.2.11 Novità del modello 730 e uso per le cripto-attività
4. I token non fungibili (NFT)
4.1 NFT
4.2 NFT e imposte dirette
4.3 NFT e sentenza n. 8269 del 28 febbraio 2025
4.4 NFT e IVA
4.5 NFT e quadro RW
4.5.1 NFT e quadro RW fino al 31 dicembre 2022
4.5.2 NFT e quadro RW dal 1° dicembre 2023
PARTE III – Normativa e prassi di riferimento
Normativa
Prassi
La Riforma del Contenzioso tributario con Fac-simile di ricorso tributario scaricabile in formato word personalizzabile.
Aggiornato con la recente sentenza n. 36/2025 (deposito 27/03/2025) della Corte Costituzionale.
eBook in pdf di 49 pagine
L’autore, rispetto alla prima edizione, pubblicata con il Commercialista Telematico, ha inteso approfondire tutte le tematiche trattate e introdotte dalla legge n. 130/2022 e i D.Lgs nn. 219 e 220/2023 in tema di riforma del contenzioso tributario, arricchendo le medesime con recente giurisprudenza di merito e di legittimità.
In particolare, è stato inserito un nuovo capitolo rispetto all’edizione precedente riguardante il ricorso tributario con fac-simile allegato, utile strumento per gli operatori del settore. Nello stesso capitolo emerge, premesso il nuovo concetto di giurisprudenza tributaria introdotto dal D.lgs. n 175/2024 (applicabile dall’1/01/2026), l’obbligo per le parti processuali, di utilizzare esclusivamente le modalità telematiche per la notifica e il deposito di atti processuali, nonché la nuova elencazione degli atti impugnabili (art. 19 D.Lgs n. 546/1992).
Premessa
1. Onere della prova
1.1 Giurisprudenza
2. Prove in appello
2.1 Giurisprudenza
3. Prova testimoniale scritta
3.1 Giurisprudenza
4. La definizione del giudizio di sospensione
4.1 Giurisprudenza
5. Spese di lite
5.1 Giurisprudenza
6. Udienza a distanza
6.1 Giurisprudenza
7. Contraddittorio
7.1 Giurisprudenza
8. Motivazione degli atti dell’Amministrazione finanziaria
8.1 Giurisprudenza
9. Ricorso tributario
9.1 Tabella di riferimento per il calcolo del CUT
9.2 Gli atti impugnabili
9.3 Giurisprudenza
10. Fac-simile Ricorso tributario
Il processo tributario: le disposizioni in materia di contenzioso tributario (D.lgs. n. 220 del 30.12.2023)
Aggiornato al D.Lgs. n. 175/2024 in vigore dall’1.01.2026
eBook in pdf di 217 pagine.
L’ebook “Il processo tributario” è una guida operativa, chiara e aggiornata, per orientarsi nel contenzioso tributario alla luce delle più recenti riforme legislative e novità giurisprudenziali. Il testo è aggiornato:
Grazie a un taglio pratico, ricco di riferimenti normativi e note di commento, il volume rappresenta uno strumento indispensabile per avvocati tributaristi, commercialisti, funzionari pubblici, giudici tributari, consulenti del lavoro e contribuenti evoluti.
Premessa
1. I poteri delle corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado
1.1 Il nuovo modello per la testimonianza scritta nel processo tributario e la possibilità di notificazione dello stesso anche in via telematica
1.1.1 I chiarimenti del MEF sul modello da utilizzare in attesa della pubblicazione del modello specifico tributario
1.2 La sottoscrizione del modello di testimonianza da parte del testimone
1.2.1 La sottoscrizione del modello di testimonianza prevista dalla Legge n. 130/2022: firma autografa
1.2.2 La sottoscrizione del modello di testimonianza come previsto dal nuovo D. Lgs. n. 220/2023: firma autografa e firma digitale
2. Capacità di stare in giudizio
3. Assistenza tecnica
3.1 Le modalità di conferimento dell’incarico professionale prima del D.Lgs. 220/2023
3.2 Le modalità di conferimento dell’incarico professionale dopo il D.Lgs. n. 220/2023
4. Litisconsorzio ed intervento
4.1 Il litisconsorzio nel processo tributario
4.1.1 Il litisconsorzio necessario
4.1.2 Il litisconsorzio facoltativo
4.2 Il litisconsorzio tra Ente impositore e Agente della riscossione prima del D.Lgs. n. 220/2023
4.3 Il litisconsorzio tra Ente impositore e Agente della Riscossione dopo il D.Lgs. n. 220/2023
5. Spese del giudizio
5.1 La nuova ipotesi di compensazione delle spese di lite
5.2 La liquidazione delle spese di lite alla luce dei principi di chiarezza e sinteticità
6. Comunicazioni e notificazioni
7. Comunicazioni, notificazioni e depositi telematici
7.1 Le comunicazioni (Art. 16-bis, comma 1)
7.1.1 L’obbligo di effettuare le comunicazioni esclusivamente in modalità telematica
7.1.2 Il nuovo onere di comunicare la variazione dell’indirizzo PEC alle parti costituite e alla segreteria della Corte
7.1.3 Il perfezionamento della comunicazione nel caso di pluralità di difensori
7.2 Notificazioni e deposito di atti processuali, documenti e provvedimenti giurisdizionali in modalità telematica (Art. 16-bis, comma 3)
7.3 Abrogazione della facoltà, per le parti che stanno in giudizio senza assistenza tecnica, di effettuare i depositi e le notifiche con modalità cartacea ovvero telematica (Art. 16-bis, comma 3-bis)
7.4 La violazione delle norme dell’art. 16-bis del D. Lgs. n. 546/1992 e delle norme tecniche del PTT non costituisce causa di invalidità del deposito (Art. 16-bis, comma 4-bis)
8. Degli atti in generale
8.1 I principi di sinteticità e chiarezza
8.2 Sottoscrizione con firma digitale per tutti gli atti e i provvedimenti del processo
8.3 La liquidazione delle spese del giudizio in relazione alla violazione dell’art. 16-bis D. Lgs. n. 546/92
8.4 Nullità dei provvedimenti giudiziari privi di sottoscrizione con firma digitale
9. Atti impugnabili e oggetto del ricorso
9.1 L’autotutela nel processo tributario
9.2 Il contrasto giurisprudenziale in tema di impugnabilità del rifiuto sull’istanza di autotutela
9.3 L’impugnabilità del rifiuto espresso o tacito dell’autotutela obbligatoria (ex art. 10-quater della Legge n. 212/2000) e del rifiuto espresso dell’autotutela facoltativa (ex art. 10-quinquies della Legge n. 212/2000)
10. Termine per la proposizione del ricorso
11. Potere di certificazione di conformità
11.1 I chiarimenti del MEF in occasione di Telefisco 2025
11.2 Le modifiche apportate al nuovo comma 5-bis dell’art. 25-bis D.Lgs. n. 546/92 dall’art. 11 dello schema di decreto legislativo approvato, in via preliminare, il 14 marzo 2025
12. Trattazione in camera di consiglio
12.1 L’udienza in camera di consiglio alla luce delle modifiche introdotte dal D.Lgs. 220/2023
12.2 L’udienza pubblica alla luce delle modifiche introdotte dal D.Lgs. 220/2023: discussione in pubblica udienza in presenza o da remoto
12.2.1 I chiarimenti del MEF sulla richiesta di pubblica udienza nell’ipotesi di decisione sulla istanza di sospensione dell’atto impugnato ai sensi dell’art. 47 D. Lgs. n. 546/92
13. Udienza a distanza
13.1 Le udienze pubbliche a distanza prima del D. Lgs. 220/2023
13.2 Le udienze pubbliche a distanza dopo il D. Lgs. 220/2023
14. Deliberazioni del collegio giudicante
14.1 I chiarimenti del MEF in tema di dispositivo, decorso dei termini e conseguenze processuali in caso di omessa comunicazione nel termine perentorio di sette giorni
14.2 Le modifiche apportate al comma 1 dell’art. 35 D.Lgs. n. 546/92 dall’art. 11 dello schema di decreto legislativo approvato, in via preliminare, il 14 marzo 2025
15. Contenuto della sentenza
16. Pubblicazione e comunicazione della sentenza
17. Sospensione dell’atto impugnato
17.1 La disciplina e i requisiti della sospensione cautelare dell’efficacia esecutiva dell’atto impugnato
17.2 La nuova procedura cautelare tributaria e l’impugnabilità dell’ordinanza cautelare emessa dal collegio o dal giudice monocratico
17.2.1 I chiarimenti del MEF in merito alle conseguenze processuali e/o disciplinari se il collegio non comunica tempestivamente il dispositivo della udienza di sospensiva
17.2.2 Adeguamento delle funzionalità del PTT per l’impugnazione delle ordinanze cautelari
18. Definizione del giudizio in esito alla domanda di sospensione
18.1 I presupposti per la sentenza tributaria in forma semplificata
18.1.1 I presupposti individuati dal comma 1 dell’art. 47-ter D.lgs. 546/92
18.1.2 I presupposti individuati dal comma 2 dell’art. 47-ter D.lgs. 546/92: la manifesta fondatezza, inammissibilità, improcedibilità o infondatezza del ricorso
18.2 La motivazione della sentenza tributaria in forma semplificata
19. Conciliazione fuori udienza
19.1 La conciliazione fuori udienza prima del D. Lgs. 220/2023
19.2 La conciliazione fuori udienza dopo il D. Lgs. 220/2023
19.3 Iter procedurale della conciliazione fuori udienza in Cassazione
19.4 La decorrenza della conciliazione fuori udienza come modificata dall’art. 11, comma 3, dello schema di decreto legislativo approvato, in via preliminare, il 14 marzo 2025
20. Conciliazione proposta dalla corte di giustizia tributaria
20.1 La nuova procedura di conciliazione proposta dalla Corte di Giustizia tributaria
21. Definizione e pagamento delle somme dovute
21.1 La decorrenza della modifica del comma 1 dell’art. 48-ter D.Lgs. n. 546/92 come modificata dall’art. 11, comma 3, dello schema di decreto legislativo approvato, in via preliminare, il 14 marzo 2025
22. Giudice competente e provvedimenti sull’esecuzione provvisoria in appello
22.1 La disposizione sulla sospensione dell’esecuzione dell’atto è stata soppressa nell’art. 52 e traslata nel nuovo art. 47 D. Lgs. n. 546/92
22.2 L’udienza di sospensione non può essere fissata oltre il 30° giorno dalla data di presentazione della medesima istanza e non può coincidere con l’udienza di trattazione del merito della controversia (Art. 52, commi 3 e 6-bis)
23. Nuove prove in appello
23.1 Il divieto di disporre nuove prove e produrre nuovi documenti (Art. 58, comma 1)
23.1.1 La nozione di nuove prove e nuovi documenti
23.1.2 La normativa applicabile ai giudizi instaurati in secondo grado fino al 04 gennaio 2024
23.1.3 La normativa applicabile ai giudizi instaurati in secondo grado dal 05 gennaio 2024
23.2 I motivi aggiunti (Art. 58, comma 2)
23.3 Il divieto assoluto e inderogabile di deposito in appello di documenti rilevanti ai fini della legittimità della sottoscrizione degli atti nonché di notifiche dell’atto impugnato che potevano essere prodotte in primo grado (Art. 58, comma 3)
23.4 I chiarimenti del MEF in relazione alla particolare ipotesi in cui il difensore, ai sensi della previgente formulazione dell’art. 58 D.Lgs. n. 546/92, non abbia prodotto determinati documenti nel corso del primo grado ed abbia proposto l’appello successivamente all’entrata in vigore della nuova formulazione della medesima disposizione
23.5 La sentenza della Corte Costituzionale n. 36/2025 sulla legittimità costituzionale del comma 3 dell’art. 58 D.Lgs. n. 546/92, come modificato dall’art. 1, comma 1, lett. bb), D. Lgs. n. 220/2023
24. Provvedimenti sull’esecuzione provvisoria della sentenza impugnata per cassazione
24.1 La disposizione sulla sospensione dell’esecuzione dell’atto è stata soppressa nell’art. 62-bis e traslata nel nuovo art. 47 D. Lgs. n. 546/92
24.2 La trattazione dell’istanza di sospensione non può essere fissata oltre il 30° giorno dalla data di presentazione della medesima istanza (Art. 62-bis, comma 2)
25. Proposizione della impugnazione
26. Norme transitorie e finali
27. Disposizioni di coordinamento e abrogazioni
27.1 Abrogazione dell’istituto del reclamo-mediazione ex art. 17-bis D.Lgs. 546/92
27.2 Abrogazione dell’art. 16, comma 4, D. L. n. 119/2018 relativo all’udienza da remoto
28. Clausola di invarianza finanziaria
29. Entrata in vigore e decorrenza degli effetti
30. Novità legislative previste da altri decreti delegati che incidono sul processo tributario
30.1 Il principio del contraddittorio preventivo ex art. 6-bis Legge n. 212/2000 introdotto dal D.Lgs. n. 219/2023
30.1.1 La previgente disciplina del contraddittorio endoprocedimentale fino al D. Lgs. n. 219/2023
30.1.2 Il nuovo art. 6-bis della Legge n. 212/2000 introdotto dal D.Lgs. 219/2023: il nuovo obbligo generalizzato del contraddittorio preventivo
30.1.3 Il termine di decorrenza del nuovo contraddittorio generalizzato ex art. 6-bis Legge n. 212/2000
30.1.4 I chiarimenti del MEF in occasione di Telefisco 2025
30.2 La nuova disciplina dell’accertamento con adesione prevista dal D.Lgs. n. 218/1997 come modificato dal D.Lgs. n. 13/2024
30.2.1 Il rapporto tra contraddittorio preventivo e accertamento con adesione
30.3 Il rapporto tra procedimento penale e processo tributario: artt. 20 e 21-bis D.Lgs. n. 74/2000
30.3.1 L’evoluzione storica dei rapporti tra i due sistemi
30.3.2 Il nuovo comma 1-bis dell’art. 20 D.Lgs. n. 74/2000 introdotto dal D.Lgs. n. 87/2024
30.3.3 Il nuovo art. 21-bis D.Lgs. n. 74/2000 introdotto dal D.Lgs. n. 87/2024: il giudicato penale è rilevabile nel processo tributario
31. I più recenti arresti giurisprudenziali 2024 e 2025 in tema di procedimento amministrativo e processo tributario
Normativa
DECRETO LEGISLATIVO 30 dicembre 2023, n. 220 – Disposizioni in materia di contenzioso tributario
Guida pratica alle detrazioni 2025 sugli immobili, con 300 risposte ai quesiti più ricorrenti e il facsimile delle dichiarazioni per IVA ridotta e edilizia libera.
Aggiornato alla Legge di Bilancio 2025
eBook in pdf di 113 pagine.
Bonus Casa 2025 con aliquote differenziate tra prima e seconda casa e tra chi è proprietario e chi non lo è. Per le spese dal 1° gennaio 2025 l'aliquota del 50% resta solo per i proprietari e per l'abitazione principale mentre è ridotta al 36% per la seconda casa e per i soggetti non proprietari. Inoltre, per il 2025 la detrazione rientra tra quelle per le quali è previsto un tetto per i redditi oltre i 75.000 euro.
Niente più detrazione per le caldaie a gas e a condensazione ma solo per gli impianti ibridi o a pompa di calore.
Ritocco al ribasso delle aliquote anche per il sismabonus che di fatto ormai non esiste più in quanto tale, e per l'ecobonus la cui convenienza è ristretta ormai solo alle tende oscuranti. Dal ribasso si salva solo il bonus per l'abbattimento delle barriere architettoniche che mantiene l'aliquota del 75%. Confermato infine il bonus mobile mentre è stato definitivamente cancellato il bonus verde.
Nell'ebook le regole per ottenere le detrazioni alla luce delle novità previste dalla legge con particolare attenzione ai nuovi limiti imposti alla spesa detraibile in relazione al reddito.
Premessa
Nuove aliquote e limite alle spese
1.1 Immobili e soggetti interessati
1.2 Il tetto alle spese detraibili
1.3 In caso di lavori prima dell'acquisto
1.4 Familiari conviventi
Domande & Risposte
Manutenzione straordinaria e ristrutturazione
2.1 Interventi e lavori
2.2 Immobili esistenti e cambio di destinazione d'uso
2.3 La manutenzione straordinaria
2.4 L'edilizia libera
2.5 Classificazione interventi e detrazione
2.6 La realizzazione di box e posti auto
2.7 L'eliminazione delle barriere architettoniche
2.8 La prevenzione dei fatti illeciti
2.9 Infrastrutture e lotta all'inquinamento acustico
2.10 Interventi di risparmio energetico
2.11 Il consolidamento antisismico
2.12 La bonifica dall'amianto e le opere contro gli infortuni domestici
2.13 Le spese accessorie
2.14 I lavori in economia
2.15 Gli appalti oltre i 70.000 euro
Domande & Risposte
Bonus acquisto case ristrutturate
3.1 L'acquisto di immobili ristrutturati da impresa
3.2 Calcolo della detrazione
3.3 Il sismabonus acquisti
Domande & Risposte
Interventi condominiali
4.1 Interventi sulle parti comuni dell’edificio
4.2 Condomini senza amministratore
4.3 Amministratore e comunicazioni
Domande & Risposte
Attribuzione della detrazione tra diversi contribuenti
5.1 Le modalità di pagamento
5.2 Detrazione ammessa anche se si paga tramite finanziaria
5.3 Passaggio di proprietà con la detrazione in corso
5.4 In caso di successione
Domande & Risposte
IVA sugli interventi agevolati
6.1 La normativa
6.2 L'IVA sui beni significativi
6.3 IVA sulla realizzazione del box auto prima casa
6.4 IVA sull'abbattimento delle barriere architettoniche
Domande & Risposte
Ecobonus
7.1 Le disposizioni di legge
7.2 Tetti di spesa e detrazione
7.3 Spese e comunicazione all'ENEA
Domande & Risposte
Il bonus abbattimento barriere architettoniche
8.1 Solo scale e ascensori
Domande & Risposte
Bonus mobili
9.1 Gli interventi che danno diritto alla detrazione
9.2 Mobili ed elettrodomestici
9.3 Le modalità di pagamento
9.4 Tetto di spesa e interventi sullo stesso immobile
Domande & Risposte
Appendice
Appendice normativa