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Auto aziendale ad uso promiscuo e tessera carburante - eventuali riaddebiti per uso personale

Thesun88

Utente
Buongiorno a tutti,

mi trovo qui a scrivere per un quesito che mi attanaglia da qualche giorno. Di recente ho ottenuto una variazione di contratto (sono assunto con CCNL commercio - 2° livello) con la quale ho avuto una nuova mansione con aumento retributivo nonché con pari decorrenza l'assegnazione di un'auto aziendale ad uso promiscuo mediante la seguente dicitura che riporto letteralemente:

- Le verrà inoltre assegnata, con pari decorrenza, un'auto aziendale ad uso promiscuo, unitamente a telepass e scheda carburante.

Alla consegna della macchina mi è stato poi fatto firmare un "Modulo Affidamento Vettura" nel quale è inserita la seguente dicitura:

- L'utilizzo del telepass e della carta carburante Eni sarà autorizzato esclusivamente per viagi di lavoro; gli eventuali utilizzi non lavorativi saranno addebitati come uso personale.

Inoltre in un altro modulo ove vi sono tutte le clausole per l'assegnazione del Fringe Benefit, vi è un paragrafo ove è indicata tale clusola:

- Lei si impegna a volerci restituire l'autovettura alla scriventein qualsiasi momento a semplice richiesta di quest'ultima. In ogni caso, dovrà restituire l'autovettura in caso di cessazione del rapporto, da qualsiasi causa sia essa determinata.

Quello che vorrei capire è questo:

- Possono togliermi veramente l'auto a loro piacimento come indicato nel modulo del Fringe benefit visto che mi è stato inserito all'interno della variazione di contratto come parte dell' aumento retributivo?
- Visto che in busta mi viene insetia come imponibile IRPEF la quota del valore del fringe benefit come indicato nelle tabelle ACI, e sul quale ci pago le tasse, possono veramente addebitarmi il gasolio per uso personale? da quello che ho capito le tabelle ACI per il fringe benefit considerano una percorrenza media di 15.000 km, e moltiplicano questo dato per il rimborso KM, tale valore poi viene usato come base di calcolo per la quota da imputare al dipendente come reddito imponibile, nel mio caso si parla del 30% in quanto, secondo la più recente normativa, rientra nel range di emissioni di CO2 di quell'intervallo. Considerato comunque che con questo calcola l'ACI tiene già conto del carburante che l'autovettura consuma in 15.000 KM sarebbe corretto riaddebitare il gasolio ad uso personale?

Onestamente dovessero essere confermati i miei sospetti mi sentirei un pò preso in giro, visto che ho rifiutato una proposta di un'altra azienda dove avrei avuto una RAL più alta ma senza auto, invece qui ho accettat un aumento più esiguo ma conl'auto ad uso promiscuo inclusa.

Grazie a tutti in anticipo per la disponibilità
 
A prima vista a me viene in mente questo:
- se è così concordato, e penso sia abbastanza comunque ortodosso e comune, l'azienda può ritirare l'auto assegnata, ma essendo l'assegnazione considerata come una parte della retribuzione chiaramente Lei può eventualmente ricorrere contro (tramite via amichevole o legale) perché è come se arbitrariamente Le venisse ridotta la retribuzione cancellando qualche quota che era stata concessa senza condizioni (salvo appunto che queste condizioni invece ci siano e possano in qualche momento non essere più valevoli)
- non sempre l'auto aziendale viene concessa ad uso promiscuo, potrebbe essere data anche solo per fini aziendali (portando perfino al licenziamento in caso di uso privato) mentre in questo caso mi sembra di capire che è formalizzato l'uso promiscuo, però non vedo nulla di strano se Le vengono riaddebitate le spese sostenute per l'uso privato (altra condizioni di libera determinazione tra le parti); normalmente rimangono comunque a carico totalmente dell'azienda tutte le spese di gestione dell'auto (manutenzione, assicurazione, bolli) mentre per evitare spiacevoli discussioni successive sarebbe bene definire se e come ripartire le spese impreviste (multe stradali, danno sul mezzo per colpa del dipendente, ecc.)
- nell'uso privato occorre fare attenzione se è autorizzato alla guida solo il dipendente o anche altri (sia a livello di contratto tra dipendente e azienda, sia a livello assicurativo), se questo è importante per Lei
Non entro nel merito se l'assegnazione dell'auto sia stata una scelta vantaggiosa per Lei, tuttavia considerando i costi odierni delle vetture (sia di acquisto sia di gestione) in effetti l'auto è un fringe benefit interessante e apprezzato dai dipendenti.
 
A prima vista a me viene in mente questo:
- se è così concordato, e penso sia abbastanza comunque ortodosso e comune, l'azienda può ritirare l'auto assegnata, ma essendo l'assegnazione considerata come una parte della retribuzione chiaramente Lei può eventualmente ricorrere contro (tramite via amichevole o legale) perché è come se arbitrariamente Le venisse ridotta la retribuzione cancellando qualche quota che era stata concessa senza condizioni (salvo appunto che queste condizioni invece ci siano e possano in qualche momento non essere più valevoli)
- non sempre l'auto aziendale viene concessa ad uso promiscuo, potrebbe essere data anche solo per fini aziendali (portando perfino al licenziamento in caso di uso privato) mentre in questo caso mi sembra di capire che è formalizzato l'uso promiscuo, però non vedo nulla di strano se Le vengono riaddebitate le spese sostenute per l'uso privato (altra condizioni di libera determinazione tra le parti); normalmente rimangono comunque a carico totalmente dell'azienda tutte le spese di gestione dell'auto (manutenzione, assicurazione, bolli) mentre per evitare spiacevoli discussioni successive sarebbe bene definire se e come ripartire le spese impreviste (multe stradali, danno sul mezzo per colpa del dipendente, ecc.)
- nell'uso privato occorre fare attenzione se è autorizzato alla guida solo il dipendente o anche altri (sia a livello di contratto tra dipendente e azienda, sia a livello assicurativo), se questo è importante per Lei
Non entro nel merito se l'assegnazione dell'auto sia stata una scelta vantaggiosa per Lei, tuttavia considerando i costi odierni delle vetture (sia di acquisto sia di gestione) in effetti l'auto è un fringe benefit interessante e apprezzato dai dipendenti.
Salve e grazie per la risposta, di base quello che dice è condivisibile, il problema è che non vi è una definzione a monte da parte dell'azienda di come verranno ripartite le spese.
Allo stato attuale mi viene attribuito il fringe benefit in modo totalemente forfettario in quanto in busta è indicato pari pari il valore come da tabelle ACI e io su questo ci pago le imposte. Da quello che ho potuto capire leggendo un pò in giro certo che l'azienda potrebbe riaddebitarmi una quota o totalemnte il fringe benefit però in questo caso dovrebbero già stabilire una quota e questa dovrebbe essere decurtata dal valore del fringe benefit che viene indicato in busta, in quanto se tutot restasse così io mi trovere i a pagare le tasse su un importo che comprende già il carburante in quanto calcolato su un vaolre di rimorso KM dall'ACI, in più mi riaddebiterebbero anche le spese del carburante ad uso personale, tutto ciò in una situazione anche un pò poco chiara in quanto nella variazione del contratto non si fa menzione a riaddebiti per questo tipo di spese ma solo in un documento di assegnazione della vettura da tenere in macchina in caso di fermo dalle forze dell'ordine.
 
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