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CCNL Metalmeccanico - Dimissioni Volontarie - Tutela Data Decorrenza

markzzz

Utente
Ciao a tutti,

ho intenzione a breve di dare le dimissioni nell'azienda in cui lavoro.
Essendo un Impiegato/B2/6 anni e mezzo in azienda, se ho fatto bene i conti, il preavviso è di 3 mesi (ovvero 90 giorni feriali/festivi).

Nel form online per le Dimissioni, è necessario inserire il primo giorno dopo l'ultimo giorno di lavoro.
Facendo i calcoli, se dessi le dimissioni il 20 di Agosto, in teoria dovrei rimanere in azienda fino al 21 di Novembre (considerando che non farò più ferie/permessi e c'è solo una festività nel mezzo, ovvero il 1° Novembre; presumo che i mesi vengano considerati da 30 giorni e non 31), e nel form del ministero dovrei indicare 22 Novembre.

Ma se io inserisco il 1° Novembre, perché parlandone a voce con il mio capo quella potrebbe essere la data ultima "concordata", come mi tutelo io per eventuali sue "obiezioni" future?
E' sufficiente una sua mail dove c'è il recap di quanto concordato? (compresi eventuali permessi/ferie pagati)?
O c'è una ulteriore procedura di cui non sono consapevole?
Perché il solo modulo di dimissioni (dovendo specificare la data dell'ultimo giorno+1) non mi tutela assolutamente.

Inoltre: supponiamo che guadagno 2000€ al mese, e dei 3 mesi di preavviso ne faccio solo uno (perché non troviamo un accordo e/o perché litighiamo), cosa succede nei rimanenti 2 mesi? Banalmente non ricevo lo stipendio che mi spetterebbe nei due mesi OPPURE non ricevo lo stipendio E devo dare al datore di lavoro ulteriori 4000€?

Grazie per una delucidazione a riguardo.
 
Ultima modifica:
Ciao a tutti,

ho intenzione a breve di dare le dimissioni nell'azienda in cui lavoro.
Essendo un Impiegato/B2/6 anni e mezzo in azienda, se ho fatto bene i conti, il preavviso è di 3 mesi (ovvero 90 giorni feriali/festivi).

Nel form online per le Dimissioni, è necessario inserire il primo giorno dopo l'ultimo giorno di lavoro.
Facendo i calcoli, se dessi le dimissioni il 20 di Agosto, in teoria dovrei rimanere in azienda fino al 21 di Novembre (considerando che non farò più ferie/permessi e c'è solo una festività nel mezzo, ovvero il 1° Novembre; presumo che i mesi vengano considerati da 30 giorni e non 31), e nel form del ministero dovrei indicare 22 Novembre.

Ma se io inserisco il 1° Novembre, perché parlandone a voce con il mio capo quella potrebbe essere la data ultima "concordata", come mi tutelo io per eventuali sue "obiezioni" future?
E' sufficiente una sua mail dove c'è il recap di quanto concordato? (compresi eventuali permessi/ferie pagati)?
O c'è una ulteriore procedura di cui non sono consapevole?
Perché il solo modulo di dimissioni (dovendo specificare la data dell'ultimo giorno+1) non mi tutela assolutamente.

Inoltre: supponiamo che guadagno 2000€ al mese, e dei 3 mesi di preavviso ne faccio solo uno (perché non troviamo un accordo e/o perché litighiamo), cosa succede nei rimanenti 2 mesi? Banalmente non ricevo lo stipendio che mi spetterebbe nei due mesi OPPURE non ricevo lo stipendio E devo dare al datore di lavoro ulteriori 4000€?

Grazie per una delucidazione a riguardo.

Salve, è suggerito nel caso d'interesse l'utilizzo della c.d. risoluzione consensuale ( art.1372- c.1 del c.c.) dove si concorda la cessazione del rapporto di lavoro fissando la data ultima, in questo caso di consueto non viene osservato il preavviso ne l'indennità sostitutiva.

Saluti
 
Grazie per la risposta.
E se non trovassimo un accordo e io me ne andassi prima, semplicemente non ricevo quanto mi spetterebbe nel periodo dove non lavoro? Oppure oltre a non ricevere lo stipendio devo versare a loro la stessa cifra? (quindi nel caso di due mesi, oltre a non ricevere 4000€, devo anche dare ulteriori 4000€?).

Ovviamente il mio obiettivo è trovare un accordo pacifista, ma se non dovesse accettare devo capire che spazio di manovra ho.
 
Ultima modifica:
Grazie per la risposta.
E se non trovassimo un accordo e io me ne andassi prima, semplicemente non ricevo quanto mi spetterebbe nel periodo dove non lavoro? Oppure oltre a non ricevere lo stipendio devo versare a loro la stessa cifra? (quindi nel caso di due mesi, oltre a non ricevere 4000€, devo anche dare ulteriori 4000€?).

Quanto segue è quello previsto dal ccnl:

I termini di disdetta decorrono dal giorno del ricevimento dell'atto di dimissioni o di licenziamento e il periodo di preavviso si calcola dal giorno successivo.

La parte che risolve il rapporto senza l'osservanza dei predetti termini di preavviso deve corrispondere all'altra un'indennità PARI all'importo della retribuzione per il periodo di mancato preavviso.
 
Quanto segue è quello previsto dal ccnl:

I termini di disdetta decorrono dal giorno del ricevimento dell'atto di dimissioni o di licenziamento e il periodo di preavviso si calcola dal giorno successivo.

La parte che risolve il rapporto senza l'osservanza dei predetti termini di preavviso deve corrispondere all'altra un'indennità PARI all'importo della retribuzione per il periodo di mancato preavviso.
Ho letto la normativa, ma non riesco ad interpretare l'ultima frase. È chiaro che devo dare lo stesso importo, ma lui è tenuto comunque a versarmelo? Quindi banalmente viene scalato dallo stipendio che dovrei percepire? (e vado a 0? Ovvero non ricevo nessun stipendio?)

O appunto oltre a non riceverlo, devo darlo? Perché è una cosa totalmente diversa, che non riesco a interpretare
 
Ho letto la normativa, ma non riesco ad interpretare l'ultima frase. È chiaro che devo dare lo stesso importo, ma lui è tenuto comunque a versarmelo? Quindi banalmente viene scalato dallo stipendio che dovrei percepire? (e vado a 0? Ovvero non ricevo nessun stipendio?)

O appunto oltre a non riceverlo, devo darlo? Perché è una cosa totalmente diversa, che non riesco a interpretare

Non capisco cosa ci sia da interpretare: il preavviso che tu devi dare è pari a tre mesi ( questo hai scritto), se decidi di interrompere il rapporto successivamente al primo mese, la trattenuta è pari all'importo della retribuzione che (ti) sarebbe spettata per il periodo di preavviso interamente lavorato.
 
Non capisco cosa ci sia da interpretare: il preavviso che tu devi dare è pari a tre mesi ( questo hai scritto), se decidi di interrompere il rapporto successivamente al primo mese, la trattenuta è pari all'importo della retribuzione che (ti) sarebbe spettata per il periodo di preavviso interamente lavorato.
Quindi mi confermi che se lavoro un mese su tre, ricevo banalmente solo lo stipendio del primo mese, e i successivi non avrò lo stipendio, corretto?
Perché potrebbe essere interpretata in questa maniera: non lavoro due mesi, il datore non mi paga perché non lavoro, e oltre a non ricevere lo stipendio devo pagare una penale corrispondente ai due mesi non lavorati...
 
Quindi mi confermi che se lavoro un mese su tre, ricevo banalmente solo lo stipendio del primo mese, e i successivi non avrò lo stipendio, corretto?
Perché potrebbe essere interpretata in questa maniera: non lavoro due mesi, il datore non mi paga perché non lavoro, e oltre a non ricevere lo stipendio devo pagare una penale corrispondente ai due mesi non lavorati...

markzzz, la questione è diventata una telenovela, se intendi lavorare solo un mese in luogo dei tre previsti darai le dimissioni per un solo mese, è chiaro che il datore di lavoro a quel punto rileva che il preavviso di dimissioni concesso è solo parziale.
 
markzzz, la questione è diventata una telenovela, se intendi lavorare solo un mese in luogo dei tre previsti darai le dimissioni per un solo mese, è chiaro che il datore di lavoro a quel punto rileva che il preavviso di dimissioni concesso è solo parziale.
Non è detto. Potrebbe anche essere che durante i 3 mesi la pressione psicologica lavorativa diventa inaccettabile, e potrei decidere di non rispettare il preavviso e andarmene prima.

Ma non è ancora chiaro, in quel caso, cosa comporterebbe a me in termini economici: non prendere lo stipendio dovuto per il periodo non lavorato mi può stare bene, ma se oltre a questo devo pagare un ammenda pari al periodo non lavorato, è diverso...
 
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