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Confronto tra IRPEF e imposte sostitutive

buongiorno a tutti, ho una riflessione da fare. Continuo a leggere da varie fonti la frase "se scelgo la cedolare secca perdo le detrazioni" oppure "se sono partita iva forfettaria non usufruisco delle detrazioni", ecc. Ma mi chiedo: se pago già un'aliquota iper agevolata (es. 10% di cedolare secca) a confronto di quanto pagherei versando l'irpef a scaglioni, perché dovrei avere ancora diritto a detrarre? Il concetto è: o paghi meno imposte e non detrai o paghi più imposte e detrai...il succo non cambia, o no?
La riflessione è nata da un confronto con il mio compagno, che sostiene che chi ha soli redditi tassati con imposta sostitutiva non ha nessun incentivo ad investire per interventi di ristrutturazione. Il mio ragionamento è questo: se ad esempio la mia tassazione irpef fosse di 8.000€ all'anno e potessi detrarre 3.000€ annuali di spese di ristrutturazione, non sarebbe la stessa cosa pagare 5.000€ di imposta sostitutiva senza detrazioni? Addirittura talvolta può essere più conveniente pagare un'imposta sostitutiva rispetto all'irpef su cui si detrae, basti pensare ai redditi da locazione in cedolare secca al 10%...difficile eguagliarne la convenienza.

Certo, a volte può essere più conveniente scegliere il regime irpef e azzerare l'imposta piuttosto che pagare ad es. la cedolare secca, ma non si può prescindere dal confronto tra i due regimi di tassazione e pretendere di godere delle detrazioni quando già si paga un'imposta sostitutiva molto più contenuta rispetto all'irpef.
Scusate la ripetitività, volevo solo sapere se il mio ragionamento è corretto o se mi perdo qualcosa.
Grazie!
 
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