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Diffida a pagare da parte del creditore nonostante rinuncia all'ereditá

nicost

Utente
Buonasera.
Vorrei condividere questa problematica, sperando di ricevere dei pareri in merito.
Dopo aver effettuato rinuncia all'ereditá a seguito della morte di mio padre (madre deceduta in precedenza), continuo a ricevere lettere di riscossione crediti da parte di una societá creditrice.
Ho ricevuto per ultima una lettera di diffida in cui mi intimano a pagare entro 10 giorni. Finora io non ho mai risposto a queste lettere, non capisco perché continui a ricevere solleciti se ho effettuato la rinuncia. È possibile che la societá creditrice non sia informata del fatto che io abbia effettuato rinuncia? Come dovrei comportarmi? Grazie in anticipo
 
Ok grazie. Mi era stato detto che in automatico le societá creditrici venissero a conoscenza del fatto che io avessi effettuato la rinuncia
 
Non c'è nulla di automatico, ma si dovrebbe trasmettere l'atto di rinuncia ai creditori.

Meglio trasmettere la rinuncia dopo cinque anni dalla morte del de cuius, quando sono prescritti i termini per l'atto di impugnazione delle rinuncia all'eredità, da parte dei creditori dell'asse ereditario.

Ai sensi dell'articolo 524 del codice civile, i creditori, questi possono farsi autorizzare ad accettare la eredità in nome e luogo del rinunziante, al solo scopo di soddisfarsi sui beni ereditari fino alla concorrenza dei loro crediti.

Ho trovato questa consulenza su di un sito web di avvocati online:


Rinuncia all'eredità impugnata dai creditori


Consiglio quindi di non comunicare nulla, fino a quando sarà trascorso questo termine quinquennale dal giorno del decesso.

Saluti
 
Non c'è nulla di automatico, ma si dovrebbe trasmettere l'atto di rinuncia ai creditori.

Meglio trasmettere la rinuncia dopo cinque anni dalla morte del de cuius, quando sono prescritti i termini per l'atto di impugnazione delle rinuncia all'eredità, da parte dei creditori dell'asse ereditario.

Ai sensi dell'articolo 524 del codice civile, i creditori, questi possono farsi autorizzare ad accettare la eredità in nome e luogo del rinunziante, al solo scopo di soddisfarsi sui beni ereditari fino alla concorrenza dei loro crediti.

Ho trovato questa consulenza su di un sito web di avvocati online:


Rinuncia all'eredità impugnata dai creditori


Consiglio quindi di non comunicare nulla, fino a quando sarà trascorso questo termine quinquennale dal giorno del decesso.

Saluti
In questa consulenza si parla di altro tipo di casistica molto più complessa. Cioè di uno degli eredi che rinuncia (in accordo con gli altri eredi), per non farsi portare via la quota dell’abitazione dei genitori. E potrebbe essere impugnata perché evidentemente fraudolenta.
Che non mi sembra il caso dell’utente sopra. meglio mandare la rinuncia all’eredità prima che mandino avanti la pratica e dover prendere un avvocato poi per tutelarsi e sprecare altri soldi.
 
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