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malattia

anto

Utente
Un dipendente dopo una discussione per l'eventuale suo licenziamento, per mancanza il lavoro, il giorno successivo mi ha inviato il certificato medico tramite lettera raccomandata (malattia per 6 giorni), la cosa si sta ripetendo da un mese sempre con periodi cosi brevi (ho mandato una volta la visita fiscale che ha confermato la malattia). Ho informato anche l'Inps di questa situazione.
Continua a ripetermi che andrà ancora avanti con la malattia per piccoli periodi (di 6 o 7 giorni).
Cosa posso fare per uscire da questa situazione?
C'è qualcuno che si è trovato in una situazione simile?
Aiutatemi vi prego
 
Riferimento: malattia

Un dipendente dopo una discussione per l'eventuale suo licenziamento, per mancanza il lavoro, il giorno successivo mi ha inviato il certificato medico tramite lettera raccomandata (malattia per 6 giorni), la cosa si sta ripetendo da un mese sempre con periodi cosi brevi (ho mandato una volta la visita fiscale che ha confermato la malattia). Ho informato anche l'Inps di questa situazione.
Continua a ripetermi che andrà ancora avanti con la malattia per piccoli periodi (di 6 o 7 giorni).
Cosa posso fare per uscire da questa situazione?
C'è qualcuno che si è trovato in una situazione simile?
Aiutatemi vi prego

Il dipendente e' stato ben informato non c'e' che dire ed il medico come spesso accade in questi casi, non si prende molte responsabilita'....!!
Anche se son periodi brevi di malattia si cumulano tutti, il contratto stabilisce che di fronte alla malattia ci sono dei termini di conservazione del posto,verifica attentamente questo aspetto.-
Non vedo molte soluzioni se non effettuare delle contestazioni disciplinari qualora venisse inviato in ritardo il prolungamento di malattia (ma su questo seri dubbi,:cool: visto che e' l'unico adempimento che ha il lavoratore di questi tempi,per potersi "accapparrare" senza grossi sforzi parte di stipendio), non mollare su visite fiscali!
In bocca al lupo!
Ciao.-
 
Riferimento: malattia

Certo questo dipendente non sarà così felice di perdere il posto di lavoro... diciamo che prima del licenziamento (se la causa è la mancanza di lavoro) dovrebbe esserci la cassa integrazione e la mobilità...
Non penso che questa persona possa ricorrere all'escamotage della malattia a lungo anche perchè per il primi tempo l'indennità è riconosciuta sia dal datore di lavoro che dall'inps, successivamente solo dall'inps e lo stipendio non è sicuramente gran chè.. e comunque ha un limite di tempo (mi pare 6 mesi in un anno).

Mi sembra di ricordare nei post passati che tra te e il dipendente in questione ci fossero già dissapori di ore lavorate in nero e non pagate... giusto? NOn è che ci sia troppo attrito tra di voi? Ti consiglierei di scegliere le buone maniere e il dialogo...
 
Riferimento: malattia

Sicuramente la strada delle buone maniere ed il dialogo e' la prima in assoluto.
Ma da quanto mi pare di "recepeire" nonche' facendo riferimento a post letti giorni indietro come giustamente sostieni tif, qui siamo gia' in uno stato avanzato di "attrito" nonche' di risoluzione contrattuale.-
Ti assicuro pero' che l'escomatage di mettersi in malattia quando esistono queste diatribe AZIENDA-LAVORATORE e' assai diffusa, soprattutto da persone poco motivate anche sul lavoro stesso, questo da esperienza diretta vissuta.-:whoo:
Quindi in questo caso seppur non conoscendo a fondo gli aspetti della diatriba, mi schiero un attimino in +, pro-azienda!:D
sALUTI.-
 
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Sicuramente la strada delle buone maniere ed il dialogo e' la prima in assoluto.
Ma da quanto mi pare di "recepeire" nonche' facendo riferimento a post letti giorni indietro come giustamente sostieni tif, qui siamo gia' in uno stato avanzato di "attrito" nonche' di risoluzione contrattuale.-
Ti assicuro pero' che l'escomatage di mettersi in malattia quando esistono queste diatribe AZIENDA-LAVORATORE e' assai diffusa, soprattutto da persone poco motivate anche sul lavoro stesso, questo da esperienza diretta vissuta.-:whoo:
Quindi in questo caso seppur non conoscendo a fondo gli aspetti della diatriba, mi schiero un attimino in +, pro-azienda!:D
sALUTI.-

Permettimi di dissentire...
generalmente anche io mi schiererei di più a favore dell'azienda perchè anche io ho avuto a che fare con dipendenti che adottavano metodi scorretti per un motivo o per l'altro... in questo caso ho avuto proprio il sentore (non da questo ma dagli altri post) che ci sia stata un po' troppa leggerezza (chiamiamola così) da parte del datore di lavoro...e con tutto ciò che si sente in giro tra lavoro nero e morti bianche mi sento di asserire che la serietà deve essere innanzitutto dimostrata dal datore di lavoro..di conseguenza i lavoratori saranno più motivati e meno "sul piede di guerra".:cool:
 
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Permettimi di dissentire...
generalmente anche io mi schiererei di più a favore dell'azienda perchè anche io ho avuto a che fare con dipendenti che adottavano metodi scorretti per un motivo o per l'altro... in questo caso ho avuto proprio il sentore (non da questo ma dagli altri post) che ci sia stata un po' troppa leggerezza (chiamiamola così) da parte del datore di lavoro...e con tutto ciò che si sente in giro tra lavoro nero e morti bianche mi sento di asserire che la serietà deve essere innanzitutto dimostrata dal datore di lavoro..di conseguenza i lavoratori saranno più motivati e meno "sul piede di guerra".:cool:

E ci mancherebbe lo scambio di opinioni e' proprio di questo di Forum...!
Pero' permettimi anche questa,non conoscendo a fondo e solo in parte la diatriba, certamente, ma basandomi su esperienze avute, soprattutto quando hai il giusto potere aziendale per muoverti,che sinteticamente vuol dire investire in sicurezza e quando dico investire non vuol dire soltanto finanziariamente (con esborsi micidiali) ma con incontri formativi,corsi vari e visite mediche tenute dal medico competente assegnato, quando fai tutto il max nel rispetto della norma circa le valutazioni rischi aziendali,rischi vibrazioni,chimico e rumore nonche' non sai cosa sia €.1,00 di lavoro nero, allora qui il datore di lavoro e normale che si "arrabbia" un attimino di fronte a certi comportamenti mirati e non proprio a doc, di lavoratori :confused::cool:chiamiamoli cosi', che non fanno il proprio dovere!
Credimi, sono alle prove proprio di questi tempi come resp.amm.vo l'azienda e' sempre chiamata in primis da tutti gli enti predisposti al controllo, il lavoratore se paga, paga soltanto proprio quando non se ne puo' far di meno.-
Con questo certamente va chiarito l'aspetto legato all'azienda di Anto e presa visione di tutto l'iter che ha portato a questo rapporto conflittuale.-
Saluti.-
 
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Ciao, anch'io ritengo che si tratti solo di una questione di pazienza, anche perché il lavoratore se esagera rischia pure di superare il periodo di comporto.
Certo che in caso di giudizio poi il magistrato si baserà molto sulla situazione generale del rapporto con preferenza per il lavoratore, per cui se emerge che il licenziamento deriva da attriti a seguito dei quali il lavoratore si è ammalato, magari - se l'avvocato del lavoratore è bravo e il giudice un po' troppo schierato - si finisce pure con un'accusa di mobbing ...
Quindi - a mio parere - cautela e pazienza.
Roberto
 
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